venerdì 21 dicembre 2018

Minimetro Spa: una inutile società... in utile

La Minimetro Spa è una società sui generis: ha costi di struttura di circa 1,5 milioni, oltre metà del personale non si occupa della parte operativa, genera utili (sui quali si pagano corpose tasse). Ma serve una società ad hoc per gestire una infrastruttura su cui le decisioni importanti (orari, tariffe, politiche di trasporto) vengono prese da altri, cioè dal Comune di Perugia? Così rischia di essere solo la 26° carrozza dell'impianto, anzi un carrozzone.




Dei mali del Minimetro si è parlato spesso e alcuni sono ormai noti: è un impianto costoso che grava pesantemente sulle casse comunali, circa 10 milioni all'anno quando tutto il trasporto su gomma nel territorio comunale ne costa poco più della metà.

Ma c'è un altro aspetto, meno conosciuto, che a mio avviso meriterebbe una seria considerazione.
L'impianto è gestito da una società mista pubblico-privata, la Minimetro Spa di cui il socio di maggioranza è il Comune di Perugia con il 70% delle quote mentre i soci privati sono riuniti nella Metro Perugia Scarl e sono Umbria Mobilità, Leitner (l'impresa che lo ha costruito e cura la manutenzione), Sipa (sempre lei...) e Umbria Domani Scarl.


martedì 6 marzo 2018

Il buco con il rosatellum intorno



Bum! 
Anche il Rosatellum, al pari del Porcellum, produce casini (con il Porcellum ci furono in più occasioni parlamentari "abusivi", ne parlo qui http://gattosilvestropg.blogspot.it/2013/03/21-parlamentari-abusivi.html)

Inghippo in Sicilia dove il movimento 5 stelle ha vinto così tanti seggi che non ha un numero sufficiente di candidati da mandare in Parlamento.
La legge elettorale prevede anche questi casi ma lascia un buco in Senato.

giovedì 1 marzo 2018

La lista dei ministri del Movimento 5 Stelle



Lo ammetto. Quando promise di presentare una lista di ministri prima delle elezioni pensavo fosse poco più di una boutade elettorale. Immaginavo solo un abbozzo di qualche nome, per lo più pescato tra i parlamentari uscenti. E i 17 pseudo-ministri presentati oggi vanno lodati se non altro per il loro coraggio. Sono quasi tutti docenti universitari o funzionari di ministeri, quindi persone con una carriera già ben incanalata e senza troppi rischi che non hanno bisogno di giocarsi il jolly per cercare di svoltare nella loro vita. Ma si sono messi in gioco, rischiando pure, perché hanno dato disponibilità a un partito scomodo, soprattutto in certi ambienti, un partito che difficilmente vincerà e quasi sicuramente non scenderà a patti con nessuno.

venerdì 16 febbraio 2018

Processo Cappato, un appuntamento con la storia

Foto tratta da www.lastampa.it

Quello che si è momentaneamente chiuso oggi non è stato un processo come gli altri.
Un processo stranissimo, quasi come in un film. Direi che potrebbe essere una perfetta pièce teatrale, con uno sceneggiatore che ha perfettamente caratterizzato i protagonisti, una trama insolita, i ruoli che si confondono e una narrazione densa di umanità.
La vicenda ruota intorno alle due figure principali, due uomini che hanno avuto un coraggio da giganti: Dj Fabo che ha deciso di offrire la sua tragedia personale affinché diventasse una battaglia per il diritto per tutti di scegliere come morire e Marco Cappato, che mosso dallo stesso scopo, ha offerto la propria libertà personale.

martedì 13 febbraio 2018

il "cul de sac" del Movimento 5 Stelle



La vicenda dei rimborsi taroccati di alcuni deputati e senatori del Movimento 5 Stelle non è potenzialmente in grado di gettare discredito al movimento.
Nulla a che vedere con episodi che hanno coinvolto esponenti di altri partiti di appropriazione indebita di soldi pubblici. Sono singoli comportamenti individuali, oggettivamente difficili da scoprire, che non riguardano le regole interne del movimento, anzi appaiono come una loro violazione.
E, una volta scoperti, pare che non si faccia sconto a nessuno, così come è accaduto in passato per la vicenda delle firme copiate a Palermo per le elezioni comunali.

sabato 13 gennaio 2018

Rosatellum col buco?

Ennesima legge elettorale scritta in fretta e con i piedi che presenta dei buchi clamorosi. Non succederà, ma se dovesse succedere che i partiti apparentati litighino tra il 21 gennaio (data in cui viene depositata la dichiarazione di collegamento) e il 29 gennaio (data di deposito delle liste con i candidati) che si fa? Il rischio di ricatto da parte degli alleati nell'esempio qui mostrato è forte e concreto.



Il "Rosatellum", legge elettorale con la quale andremo alle urne il 4 marzo 2018, oltre a presentare elementi a mio avviso di incostituzionalità (che verranno però eventualmente accertati a elezioni avvenute), come ogni legge elettorale fatta in Italia negli ultimi anni e scritta con i piedi, ha dei buchi spaventosi.


domenica 31 dicembre 2017

Il mio messaggio di fine anno a Mattarella

Si andrà a votare nel 2018 con regole (di nuovo) farlocche.
E il Presidente della Repubblica Mattarella ha grosse responsabilità.



Caro Presidente Mattarella, come sai alle prossime elezioni politiche si voterà con una nuova legge elettorale, il cosiddetto "Rosatellum", approvato ad appena 4 mesi dal voto.
Per genesi, modalità di approvazione e contenuti l'ho definito una sorta di golpe bianco.

Perché si è resa necessaria una nuova legge elettorale e perché si è dovuti arrivare all'ultimo tuffo per approvarla facendo ricorso a diversi voti di fiducia, comprimendo i tempi di discussione e la possibilità di correggere alcuni errori che erano già evidenti al momento della sua approvazione? Perché il Parlamento ha voluto recepire i Suoi pressanti inviti per andare alle urne con una legge elettorale uniforme tra le due Camere.
E perché le leggi elettorali di Camera e Senato non erano uniformi? Principalmente per Sua responsabilità.