giovedì 28 febbraio 2013

16 senatori "abusivi"...


Circa un mese fa scrissi del pericolo che in Senato potessero essere eletti alcuni senatori "abusivi", ossia candidati che per come è scritta la legge elettorale non avrebbero diritto ad essere eletti ma che per una interpretazione del ministero contraria al "porcellum" siederanno a palazzo Madama.

Rimando al precedente post la spiegazione tecnica http://gattosilvestropg.blogspot.it/2013/01/senato-illegale.html

Problema che si era verificato nel 2006, quando furono eletti 8 senatori "abusivi" e che non si verificò nel 2008.


Alla fine del precedente post fui facile profeta nel prevedere che in occasione di queste elezioni era forte il rischio di diversi casi scottanti per il fatto che in tutte le regioni si sarebbe dovuti ricorrere all'assegnazione del premio di maggioranza e per la forte frammentazione delle liste in competizione (mentre nel 2008 c'erano essenzialmente due coalizioni forti).

E infatti quest'anno abbiamo stabilito il record: ben 16 senatori abusivi! Ribadisco anche qui che non si tratta di senatori che sono andati a una coalizione invece di un'altra e che quindi i rapporti di forza restano tutto sommato inalterati, ma di senatori che all'interno di una coalizione sono andati ad una lista anziché ad un'altra.
Con la situazione che però si è verificata nella composizione del Senato, dove trovare una maggioranza di Governo pare impresa estremamente ardua, avere eletto un senatore anziché un altro può risultare decisivo (come fu decisiva la presenza "abusiva" di Turigliatto nel 2006 nel far cadere il governo Prodi...). Figuriamoci sedici.

Con il corollario che alcuni partiti ora totalmente esclusi dal Parlamento avrebbero avuto diritto ad almeno un senatore se la legge fosse stata applicata alla lettera come dovrebbe essere (MPA e Pensionati)

L'effetto congiunto del premio di maggioranza e dello sbarramento al 3% per le singole liste ha portato a risultati abbastanza abnormi in almeno due regioni: Campania e Sicilia. In queste 2 regioni ha vinto la coalizione di centrodestra accaparrandosi così il 55% dei seggi, ma tutti i seggi sono andati al solo PDL in quanto tutte le liste ad esso alleate non hanno raggiunto il 3%.

In Sicilia, addirittura, il PDL con il 26,38% dei voti (meno del movimento 5 stelle) ha portato a casa ben 14 seggi sui 25 totali. Il movimento 5 stelle, con il 29,50%, si è dovuto "accontentare" di 6 seggi e questo sta a dimostrare come le liste minori del centrodestra siano state determinanti per la vittoria in quella regione e che forse meritavano maggiore tutela.
Una corretta applicazione della legge elettorale avrebbe risposto quindi, oltre ad un criterio di legalità, anche ad un criterio di equità.

In totale il risultato dell'interpretazione distorsiva del "porcellum" da parte del Ministero ha portato ai seguenti risultati:
- il PD ha ottenuto 3 seggi in più di quanto gli spettava a scapito di SEL (1 in Piemonte, 1 in Lombardia e 1 in Emilia Romagna)
- La Lega Nord ha ottenuto 1 seggio in più in Lombardia a scapito della lista Pensionati
- il PDL ha ottenuto ben 12 seggi in più a scapito di Fratelli d'Italia che ne ha avuti 7 in meno (in Lombardia, Veneto, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia), della Lega che ne ha avuto 1 in meno (in Emilia Romagna), dei Pensionati che ne hanno avuto 1 in meno (in Campania), di Grande Sud che ne ha avuti 2 in meno (in Campania e Sicilia), dell'MPA che ne ha avuto uno in meno (in Sicilia).

Certo, c'è da dire che grazie a tutto questo sono rimasti fuori in Sicilia personaggi del calibro di Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè e allora forse vale anche qui il famoso detto "non tutti i mali vengono per nuocere"....

P.S.: Anche alla Camera potrebbe esserci qualche risultato "strano" nel riparto dei seggi tra le varie circoscrizioni... ci sto ancora studiando ma potrebbero esserci delle sorprese.

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